martedì 28 febbraio 2012

ESORCISMO

Per esorcismo si intende un insieme di pratiche e riti volti a scacciare una presunta presenza demoniaca o malefica da una persona, un animale o da un luogo. Queste pratiche sono molto antiche e fanno parte del credo di varie religioni.
Che un essere soprannaturale possa prendere possesso di un essere vivente o di un luogo è una credenza diffusa in molte religioni. I posseduti non sono cattivi né totalmente responsabili per le loro azioni. La persona preposta agli esorcismi è chiamata esorcista. L'esorcista utilizza preghiere, formule prestabilite, gesti, simboli, e anche icone, reliquie, oggetti benedetti.

Indice

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Cenni storici [modifica]

Il concetto di possessione malefica e la pratica dell'esorcismo sono molto antichi e diffusi. Il Nuovo Testamento annovera tra i miracoli di Gesù Cristo la liberazione di alcuni indemoniati, come nel caso dell'indemoniato di Gerasa (cfr. Vangelo secondo Luca, 8,26-39 e Marco 5,1-20}. Per questo motivo e per la tradizione ininterrotta, la possessione diabolica fece parte del credo del Cristianesimo fin dal suo inizio; l'esorcismo, come pia pratica di liberazione dal demonio è stata ed è ancora una pratica riconosciuta e promossa dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa Ortodossa e da varie Chiese Protestanti
La pratica dell'esorcismo è diminuita in tempi recenti in molti gruppi religiosi, anche a motivo di una più attenta diagnostica di problemi di carattere psichico e psicologico. Tale diminuzione può anche essere ascritta ad un cambiamento nella cultura occidentale, dovuta a correnti filosofiche e di pensiero quali il razionalismo, materialismo o al naturalismo, che hanno ridotto l'attenzione verso il soprannaturale.

Esorcismo nella religione ebraica [modifica]

Nella Cabala e nella tradizione giudaica europea, una persona può essere posseduta da uno spirito maligno chiamato dybbuk, che si ritiene essere l'anima vagante di una persona morta e fuggita dalla Geenna (un termine ebraico tradotto liberamente come "inferno"). Secondo questo credo, un'anima che non sia riuscita a compiere la sua missione durante la vita ha una seconda opportunità di compierla trasformandosi in un dybbuk. Il dybbuk deve essere esorcizzato con un rito religioso formale.

Esorcismo nella religione cristiana [modifica]

Chiesa cattolica [modifica]

San Francesco Borgia pratica un esorcismo, dipinto di Francisco Goya
Nell'ambito della Chiesa cattolica, l'esorcismo, fatta eccezione dell'esorcismo ordinario praticato in occasione del battesimo, è attualmente un sacramentale praticabile solo dai vescovi o da un sacerdote che abbia ottenuto il mandato dal proprio vescovo. Nel passato l'esorcistato era uno degli ordini minori.
Il suo primo scopo è diagnostico, per verificare se la persona sottoposta a esorcismo è affetta da disturbi naturali o posseduta dal Maligno. La sua durata è varia, eventualmente in più riprese che si sviluppano in un percorso che può durare anni per ottenere la completa liberazione.
Oggi la Chiesa procede cautamente nel praticare l'esorcismo, soprattutto in presenza di malattie che, un tempo, venivano unicamente ascritte all'azione del Demonio come la schizofrenia, l'epilessia o altre malattie mentali.
Il sacramentale dell'esorcismo è disciplinato da un apposito rituale, De exorcismis et supplicationibus quibusdam (letteralmente "gli esorcismi e alcune preghiere"), adottato nel 1998 in sostituzione del precedente più antico (1614) che resta in uso, in forza di un "indulto", dalla maggior parte degli esorcisti che lo considerano più completo ed efficace. [1]
Il sacerdote esorcista deve indagare sulla storia del suo paziente, soprattutto sul momento in cui sono iniziati i sintomi della possessione. Lo schema preposto di questo tipo di indagini prevederebbe:
  • interrogatorio iniziale della persone e dei famigliari;
  • studio degli esami medici, ed effettuarne nuovi;
  • se necessario preghiere di guarigione e di liberazione da un gruppo guidato da un sacerdote;
L'esorcismo è considerato un ministero particolarmente delicato e difficile che viene affidato a sacerdoti dotati di particolare equilibrio psichico e spirituale. Il rituale suppone che la persona posseduta abbia la libera volontà, sebbene il demonio può avere il controllo del suo corpo, e prevede preghiere, benedizioni, invocazioni secondo le indicazioni del rituale.
Quello degli esorcisti era un ordine minore della Chiesa, ma fu abolito dalle riforme del Concilio Vaticano II.
L'interesse popolare per l'esorcismo si riaccese in seguito all'uscita del film L'esorcista, nel 1973. In quell'occasione l'arcidiocesi di Chicago fu sommersa di richieste di esorcismo tanto che si dovettero nominare degli esorcisti. L'importanza del rito è stata riconfermata anche da papa Giovanni Paolo II. Nel settembre 2005 papa Benedetto XVI parlò al Congresso dell'Associazione Italiana degli esorcisti incoraggiandoli a "proseguire nel loro importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei loro vescovi e dalla incessante preghiera della comunità cristiana".[2]

Chiesa protestante [modifica]

Anche alcune chiese protestanti riconoscono la possessione e l'esorcismo, sebbene la pratica sia molto meno formale che nella Chiesa cattolica. Mentre alcune chiese amministrano l'esorcismo molto raramente, altre lo amministrano regolarmente, in quanto parte integrante delle celebrazioni liturgiche. Secondo alcune chiese, qualsiasi cristiano ha l'autorità di compiere esorcismi, che quindi non sono riservati al clero.
Lo psichiatra M. Scott Peck, un fervente credente cristiano, fece degli studi sull'esorcismo protestante, dapprima con l'intento di dimostrare che la possessione demoniaca non esiste, e ne amministrò due lui stesso. Concluse che il concetto cristiano di possessione era un fenomeno reale. Ne derivò criteri diagnostici sostanzialmente differenti da quelli usati dalla Chiesa Cattolica. Dichiarò di vedere delle differenze nella procedura e nello svolgimento degli esorcismi tra protestanti e cattolici, tali da fargli pensare che si tratti di due distinti fenomeni.

Chiesa ortodossa [modifica]

Anche nella Chiesa ortodossa l'esorcismo è una preghiera sacerdotale che il prete dirige verso Dio perché siano cacciati i demoni. Secondo gli ortodossi la morte, il peccato e la malattia sono in stretta connessione. Ogni manifestazione negativa (difficoltà, possessione, malattia ecc.) è dunque considerata come un’azione diretta del demonio, pertanto è necessario elevare la propria preghiera per la guarigione-liberazione di ogni persona che ne faccia richiesta con fede e umiltà, senza ricercarne le cause.
Sono tuttavia richieste due condizioni indispensabili prima di procedere all'esorcismo:
  • non aver tralasciato alcuna cura messa a disposizione dalla scienza medica;
  • avere seguito fedelmente il trattamento prescritto dal medico.
La preghiera non dispensa da questi doveri. Colui che segue fedelmente queste norme può poi ricorrere alla preghiera della Chiesa.
Mentre la Chiesa cattolica fa eseguire molte indagini prima di autorizzare un esorcismo, la Chiesa ortodossa fa esattamente il contrario, ritenendo che poiché il male è opera del demonio, si deve comunque esorcizzarlo. Nelle Chiese ortodosse ci si accosta ad un esorcista con la stessa facilità e frequenza con la quale ci si accosta ad un confessore. Gli esorcisti, come i confessori, vengono nominati dal vescovo.
Gli esorcismi sono amministrati in un contesto liturgico, per esempio dopo un ufficio (vespro) o dopo un ufficio di supplica (paraclisi) a Cristo, agli angeli, ai santi, o dopo un ufficio per i malati. Le preghiere esorcistiche si trovano negli Eucologi, o libri sacramentali della Chiesa ortodossa, esse sono inserite tra il Battesimo e la Confessione. Questa collocazione indica che l’esorcismo è una preghiera per il cristiano che, dopo il Battesimo, è stato indotto al peccato o è caduto in possessione e che questa preghiera è intimamente connessa con il Sacramento della Confessione del cristiano. Esso viene spesso celebrato davanti ad un leggio dove vengono esposti il Vangelo e la Croce e il sacerdote deve indossare l'epitrachilio (o stola), cioè lo stesso abito liturgico con cui celebra l’esorcismo battesimale e ogni sacramento penitenziale.
Negli Eucologi si trovano gli "esorcismi o orazioni di San Basilio Magno sopra gli ossessi dai demoni e contro qualsiasi infermità" (Eucologio, ed, rom. pp. 359-366). Vi sono tre brani attribuiti a San Basilio e quattro a San Giovanni Crisostomo. Nella prima orazione il sacerdote chiede a Dio di cacciare il demonio, segue una vera dottrina sulla natura e l’attività dei demoni in cui sono enumerati tutti gli elementi nei quali si nasconde lo spirito delle tenebre, tutte le forme che può assumere per ingannare l’uomo e per nuocergli, sia nel corpo che nell’anima, quindi si ricorda tutta l’economia della Provvidenza rispetto all'umanità: dalla creazione ai portenti dell’Antico Testamento, ed all’intervento della divinità nel Nuovo Testamento. Questi pensieri sono ancora più sviluppati nella terza orazione; verso la fine di essa sono ricordate la magia, l'astrologia, la necromanzia, l’orneoscopia e tutte le false scienze proibite dalla Chiesa.
Nella prima, nella seconda e nella terza orazione attribuite a san Giovanni Crisostomo, si prega invece Iddio di cacciare il diavolo dall’anima e dal corpo del cristiano per renderlo "tempio vivo, animato dallo Spirito Santo" e si domanda che "l'angelo di pace" prenda il posto dell’angelo perverso e impuro. Queste formule completano l'insegnamento della Chiesa contenuto nell’esorcismo di san Basilio. Con maggiori sviluppi sono nuovamente rammentati tutti i benefici della creazione, della perseveranza, della redenzione del genere umano, e di nuovo sono palesate le astuzie del nemico di Dio. A questi esorcismi se ne aggiungono altri attribuiti a San Cipriano, a san Gregorio Nazianzeno e a San Nicodemo dell’Athos.

Esorcismo nell'Islam [modifica]

Il clero musulmano suggerisce di fare attenzione a non eccedere nell'uso dell'esorcismo, dicendo che la maggior parte dei casi sono dovuti a disturbi fisici e psicologici scambiati per possessioni. I veri casi di possessione sono molto rari e i fedeli devono fare attenzione a quegli esorcisti che fanno una diagnosi di possessione troppo frettolosamente perché potrebbero essere semplicemente dei profittatori.
N.B.: nell'Islam non esiste un "clero", infatti non essendovi Sacramenti non vi può essere una ordinazione sacerdotale; vi sono per contro delle figure (come l'Imam, il Qadi o il Mollah) che, adeguatamente formati o avendo seguito determinati studi, svolgono funzioni precise. D'altra parte neanche nel Giudaismo vi sono "sacerdoti", i rabbini non essendo "ordinati" come i preti cristiani.
Inoltre, come la Chiesa Cattolica, anche autorità islamiche negano la possibilità della possessione da parte delle anime di defunti, poiché si tratta di spiriti maligni che mentono per incoraggiare dei comportamenti peccaminosi, quali il fare delle offerte ai defunti, oppure l'esposizione di amuleti per tener lontano gli spiriti maligni.

Esorcismo nel Corano e nella Sunna [modifica]

Un versetto del Corano paragona lo stato dei peccatori nel giorno del giudizio a quello di coloro che sono vessati dal demonio:
"Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana." (al-Baqara, 275.)[3]
Gli studiosi musulmani come l'Al-Qurtabi citano questo verso quale prova contro chi nega la possessione da Jinn, o l'attribuisce a cause naturali, e anche contro coloro che affermano che satana (Shaitan) non entra negli uomini né li tocca.
Anche nella Sunna (la tradizione del profeta, fonte fondamentale dell'Islam dopo il Corano) il profeta Maometto e i suoi seguaci cacciarono esseri maligni dai corpi dei credenti usando versi del Corano, suppliche ad Allah, e acqua benedetta Zamzam.

Esorcismo in altre religioni [modifica]

Nell'Induismo l'esorcismo viene effettuato solo se lo spirito penetrato nel corpo dell'indemoniato, che viene considerato santo per questo, rifiuta di andarsene dopo qualche tempo. Spesso il celebrante percuote il posseduto con foglie di neem durante un esorcismo elaborato e teatrale.
Le culture sciamaniche presentano una forma di liberazione dagli spiriti. L'antropologo Michael Harner ha affermato che qualche forma di esorcismo esiste in tutte le culture sciamaniche.
La Wicca, una religione neopagana, non prevede la pratica dell'esorcismo poiché ritiene che nessuno spirito, persona, cosa siano per propria natura "cattive".
Vari promulgatori della New Age usano una sorta di liberazione spirituale e autori come Ken Page sono stati pionieri nel diffonderla e renderla popolare.

Punto di vista scientifico [modifica]

Trattandosi di questioni di carattere spirituale la scienza non ne può che misurare gli epifenomeni, pertanto durante le presunte possessioni demoniache gli studiosi (scienziati o medici) hanno ricondotto i casi a disturbi psichici[4][5].
La possessione demoniaca non è una patologia riconosciuta dalla medica o psichiatrica in quanto tale. A coloro che si credono preda di una possessione demoniaca sono stati talvolta diagnosticate patologie mentale quali isteria, mania, psicosi, schizofrenia ecc...[6][7][8]. Nei casi in cui è stato diagnosticato un disturbo di personalità multiplo (MPD), nel 29% dei casi i soggetti affermavano di identificarsi in un demone[9].
L'illusione che l'esorcismo funzioni su date persone è da attribuire all'effetto placebo e alla suggestione[10].

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